I miei anarco caotici capelli
sono linee elettriche
che proseguono come neuroni.
Diamo ormai per scontato
che stanotte non riesco a dormire,
per la tempesta magnetica del mio
sono calmo, sono già oltre la soglia.
Sono come il fresco
oltre la veranda.
E' già giorno,
l' extraterrestre proietta
il mio nero strascico,
e io, vile davanti a lui,
non mi dite che non abbia un anima,
agito nel pugno i tre dadi
dello snervante risiko
in favore della mia speranza,
io, umano troppo umano,
più umano ad ogni triplice combinazione,
dadetti dei miei olocausti e glorie.
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